Scrivere canzoni d’autore non è facile. Tra i mille motivi che lo rendono difficile c’è da una parte il limite stesso del genere, piuttosto autoreferenziale, dall’altra la capacità di scrivere evitando i luoghi comuni.
Purtroppo i torinesi La Moncada non sono riusciti ad evitare queste due trappole. Il disco rifà sempre agli stessi cliche sia a livello strumentale e di arrangiamento sia di testi. Non decolla e soprattutto non si distacca da un calderone che già contiene centinaia di nomi.
Qualche buono spunto c’è ma viene immediatamente fagocitato dal marasma della scontatezza, un fluire che potrà far colpo sugli estimatori del genere. Ma forse neanche più di tanto avendo lidi decisamente più densi cui approdare. Ai nostri non manca la tecnica e non manca la capacità di imbastire trame sonore ben congeniate. Ma questo non basta a fare di un disco un disco d’autore.