Recensione a cura di Carmine Rubicco
Se qualcuno ancora crede che il prog sia sterile o la sola via di fuga dalla ripetitività dei soliti schemi sia diventare sempre più estremo e come suoni e come intenzioni, non può farsi scappare il nuovo disco dei parmensi Avelion in uscita il prossimo 7 aprile. I nostri hanno preso il linguaggio tipico del progressive metal e lo hanno portato decisamente diversi passi avanti. Hanno abbandonato la sterilità tecnicista del genere, non la tecnica ma le esagerazioni da fenomeni troppo spesso tipiche, a favore di arrangiamenti coinvolgenti per la loro complessità ma allo stesso tempo diretti e guidati da melodie davvero azzeccate. Ma non è tutto. Oltre questo già egregio lavoro e, qui, sta il tocco di genio o l’intuizione vincente, hanno appoggiato sul tappeto progressivo inserti elettronici che arricchiscono in modo esponenziale le composizioni. Fin dal brano di apertura è chiaro che ci si trova dinnanzi ad un disco stimolante e fresco, diverso. Sono i ripetuti ascolti, come capita e come dovrebbe sempre essere per lp di tal fatta, a regalare le perle migliori. Solo dopo il 5 passaggio e a volume deciso si riescono a percepire le prime sfumature sotto una splendida luce contemporanea. Un disco a cui non manca nulla. Melodia, potenza, tecnica, fantasia, per una produzione di alto livello che è riuscita ad enfatizzare ogni singola nota. Compito non facile data la complessità delle canzoni e la tipologia degli strumenti da gestire. Riferimenti stilistici diretti esulano dallo stretto giro progressive avendo comunque la band una forte componente hard rock nella voce, nelle melodie, altre sferzate più metal nel riffing. Il plauso generale va a tutta la band che è riuscita a creare un incredibile amalgama stilistico, un puzzle di intrecci e scambi armonici e di atmosfere che non stancano minimamente.
Un disco che dovrebbe essere sugli scaffali di tutti gli amanti della buona musica. Buona in tutti sensi, ben suonata, prodotta, arrangiata, a prescindere dal genere che si ascolta maggiormente.
TRACKLIST
Fading Out
Echoes And Fragrance
Burst Inside
Derailed Trails Of Life
Falling Down
Innocence Dies
Waste My Time
Open Your Eyes
Ain’t No Dawn
Never Wanted
Bonus Track : Echoes and Fragments (The Algorithm Remix)
Band
William Verderi – Vocals
Oreste Giacomini – Keyboards and Programming
Leonardo Freggi – Guitars
Danilo Arisi – Bass
Alessandro Ponzi – Drums