Intervista raccolta da Carmine Rubicco

Una storia che affonda le proprie radici nel 2006. Due dischi all’attivo e una miriade di concerti in Italia e all’estero. Ottimi riscontri di critica e pubblico. Questi sono gli Hypersonic del 2017 che dalla prolifera Sicilia stanno girando il mondo a suon di melodie e testi positivi. In  questa intervista a Tempi Dispari Salvo Grasso, batteria e voce maschile della band, parla del nuovo disco, della situazione metal trinacride e molto altro.

1 – Il metal oggi, quasi in ogni sua forma, è in crisi di creatività. Cosa spinge un gruppo di ragazzi piuttosto giovani come voi a cimentarsi proprio in questo genere?

Innanzitutto un saluto a tutti i lettori e grazie per lo spazio. Personalmente non credo il metal stia attraversando una crisi di creatività. Piuttosto sono del parere che quasi tutto è già stato scritto a livello stilistico, se parliamo di genere e/o sottogenere, e conseguentemente risulta per una band più arduo emergere o comunque far parlare di sè. Nonostante però questa musica appaia satura di idee sono convinto che la creatività, come nell’arte in generale, è sempre un elemento che apporta in qualche modo novità e rinnovamento, anche laddove ad un primo ascolto il tutto ci sembra già sentito.

2 – Un aspetto che certamente colpisce dei vostri lavori, l’ultimo in modo particolare, è l’immediatezza e la freschezza dei brani seppur non presentino formule innovative. Scelta consapevole o semplice modalità espressiva?

Per quanto concerne l’aspetto puramente melodico/armonico dei nostri brani, nessuna scelta a tavolino. Gli Hypersonic sono questi. La melodia e l’immediatezza delle canzoni sono un nostro personale marchio di fabbrica che nel primo disco è certamente più easy e nell’ultimo lavoro più ricercato e studiato nei dettagli. Amiamo la melodia ma anche la durezza e l’aggressività e crediamo che questi due aspetti all’apparenza contrastanti, siano per la nostra dimensione musicale la vera formula vincente.

3 – I vostri testi raccontano di positività. Il metal ha bisogno di positività o la società ne necessita?

Sai, credo che in un periodo come quello in cui stiamo vivendo tutti noi abbiamo bisogno di grande positività, speranza e conforto. Per cui ti rispondo, si certamente! Noi come società abbiamo bisogno di messaggi e modelli positivi da seguire e imitare. Il metal in parte lo fa già e siamo davvero felici per questo, inoltre il metallaro è una delle figure più positive in assoluto che io conosca.

4 – Qual è stata la maggiore difficoltà che avete riscontrato nell’essere un gruppo metal italiano?

Siamo orgogliosi di essere italiani e di essere una metal band italiana. La nostra etichetta, la Revalve Records, è italiana e per noi rappresenta una vera e propria famiglia. Con “Existentia” a livello di vendite e feedback abbiamo avuto sicuramente più appeal all’estero soprattutto in Olanda, in Svizzera, in Germania, in Scandinavia e in Giappone, avendo anche partecipato ad alcuni festival importanti in queste zone. All’estero sentono e vivono la musica in un modo totalmente opposto al nostro, ancora la gente compra i dischi, va ai concerti e supporta le band. Se proprio dovessi dirti quale difficoltà si possa riscontrare, credo sia proprio la sufficienza che si ha magari nei confronti di un gruppo italiano che possibilmente è valido, però è pur sempre italiano, parlo ovviamente in generale e non nel nostro caso specifico. Nonostante ciò andiamo avanti per la nostra strada pronti a far ricredere chiunque voglia approcciarsi alla nostra musica.

5 – Più facile in Italia o all’estero?

Mi collego alla risposta precedente e continuo. Più facile senza dubbio all’estero, ciò non vuol dire che è tutto in discesa e non si suda per ottenere risultati, ma è proprio fuori che trovi gli stimoli e i presupposti ideali per far bene. L’abbiamo vissuto ultimamente avendo partecipato al Rock Alive in Olanda e all’Elements Of Rock in Svizzera.

6 – Cosa manca alla scena italiana?

Credo proprio che alla scena metal italiana per quanto riguarda l’aspetto musicale non manchi nulla. In Italia abbiamo alcune band che sono acclamate e osannate da fans di tutto il mondo e addetti ai lavori. Abbiamo scritto pagine immortali nella storia di questo meraviglioso mondo musicale con album capolavoro e concerti memorabili. Abbiamo l’eccellenza dei musicisti e soprattutto dei cantanti, Michele Luppi, Fabio Lione, Jo Lombardo, Roberto Tiranti, Alessandro Conti, Morby, Cristina Scabbia. Quello che forse manca è un discorso legato alle strutture e ai luoghi di ritrovo che si stanno purtroppo perdendo. Per farti un esempio, oggi anche una band italiana famosa ha non poche difficoltà nel suonare in un locale o palazzetto degno di nota con un pubblico degno di nota. Dobbiamo ripartire riscoprendo le nostre radici, come dico sempre, riscoprendo il pane di casa che per quanto mi riguarda è il migliore.

7 – Vivete di musica? Se no, vi piacerebbe, è un vostro obiettivo?

Purtroppo non viviamo di musica, dico purtroppo perchè sarebbe il nostro sogno, ma è davvero dura vivere suonando metal e in generale vivere di musica che è un arte. Esercitiamo professioni differenti, chi ti parla è un graphic designer, Emanuele il chitarrista è un infermiere, Francesco il bassista a breve diventerà medico, mentre Dario (tastierista) e Alessia (cantante) hanno da poco concluso gli studi in giurisprudenza.

8 – Il ricordo più divertente legato alla band

Guarda, potrei scrivere un libro su questo argomento (ride ndr). Ci piace parecchio divertirci quando siamo in Tour o durante le stesse prove prima di un concerto. Sarebbe anche riduttivo raccontarti nel dettaglio il ricordo più divertente perchè lo sono tutti e sono parte della nostra esistenza come band, andiamo dallo scherzo mentre si dorme assieme negli hotel quando siamo fuori al fingere il malfunzionamento di qualche strumento. Non ci facciamo mancare nulla come vedi.

9 – Secondo voi perché l’italia teme la creatività?

L’Italia non può temere la creatività, perchè semplicemente l’Italia stessa è creatività. Arte, Musica, Letteratura, Scienza, la storia insegna e lascia tracce indelebili. Solo per citarne alcuni: Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, Paganini, Vivaldi, Verdi, Dante Alighieri, Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi, Guglielmo Marconi, Alessandro Volta. Non abbiamo nulla da invidiare a nessuno, ce l’abbiamo nel sangue e non dobbiamo mai temere di mostrare e manifestare la nostra creatività.

10 – In Sicilia ultimamente si nota la ripresa di un certo ‘fermento’. Sensazione oppure è davvero così?

E’ proprio così e ti assicuro che non è una sensazione ma una realtà solida. In Sicilia si registra da qualche anno, e soprattutto in questi ultimi tempi, la ripresa di un fermento musicale metal che mancava da tempo. Si respira un’aria fresca, di cambiamento, quasi un’inversione di rotta che non avvertivo da parecchio. Tante sono le band che davvero valgono e che ancora oggi dicono la loro nella scena, come i catanesi e amici Metatrone (di cui sono anche batterista) con l’ultimo lavoro “Eucharismetal”, i power/thrasher Ancestral che sono da poco ritornati con un lavoro micidiale, “Master Of Fate”, gli intramontabili e sempre presenti Schizo con “Rotten Spiral”, Steel Raiser e molti altri. Mi rende davvero orgoglioso sapere che nella mia terra ci sono band e artisti di questo calibro.

11 – Programmi futuri?

Siamo rientrati da qualche giorno dopo aver partecipato al festival Elements Of Rock che si tiene ogni anno in Svizzera vicino Zurigo e ripartiremo nuovamente tra una decina di giorni in direzione Sollentuna (Stoccolma) per prendere parte ad un altro festival, il Rainbow Rock, dove suoneremo da headliner nella prima giornata. Contiamo al più presto di fare qualche data al Centro/Nord Italia dato che nel nostro paese abbiamo prevalentemente suonato al Sud. Infine, cominceremo a comporre nuovo materiale per il prossimo disco dopo l’estate, quando avremo ricaricato le pile dopo questo anno di intensa promozione e concerti in giro per l’Europa.

MEMBERS
Alessia Rapisarda Vocals
Salvo Grasso Drums & Male Vocals
Emanuele Gangemi All Guitars
Francesco Caruso Bass
Dario Caruso Piano and Keyboards

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