Recensione a cura di Carmine Rubicco
Il sunto di questo Ossa rotte occhi rossi degli Endrigo, lo danno le parole stesse della band: “un disco diretto, sfacciato ed energico. Attitudine indie rock, senza fronzoli o sdolcinatezze armoniche, lievità solo apparente, per un album che sa essere aggressivo e ironico, ma anche delicatamente ruvido e melodicamente punk”. Ed è assolutamente vero. Pezzi veloci, diretti, caustici per energia, suoni e testi mai banali. Punk per attitudine e intenzione, ma più rock nella struttura. Un disco che può essere lasciato scorrere come sottofondo in una giornata estiva, o sparato a tutto volume durante un contest di skate, magari con la band dal vivo. Ed è questa l’energia che sgorga dai solchi. Un’energia live da amplificatori lanciati al massimo con giovanissimi che pogano sotto palco. Allo stesso modo, ascoltatori più attempati posso confrontarsi con i testi che narrano di quella che è la vita di oggi in pieno spirito punk. Le influenze più che nel punk in senso stretto possono essere trovate in una certa sezione indie più dura e meno modaiola che ha portato la band a condividere il palco con The Zen Circus, Il Teatro degli Orrori, Fast Animals and Slow Kids, Giorgio Canali, Il Pan del Diavolo, Gazebo Penguins, NoBraino, Raein.
Nell’insieme un disco molto godibile, ben suonato e prodotto. Non sono presenti arzigogoli tecnici ma i nostri se la cavano piuttosto bene. Ottima la resa della voce di Gabriele Tura che non lesina in quanto ad energia così come le chitarre sempre taglienti e in primo piano. Un cd che non annoia e ben pone le basi per seguire la band dal vivo dove certo dà il meglio di sé.
TRACKLIST
1. Straight outta Villaggio Sereno (BS)
2. Controcrederci
3. Paolo salva il mondo
4. Bob Dylan
5. Sobrio
6. Supertele
7. Letargo
8. Spara
9. Atlantide
10. Frankenstein
11. Buona Tempesta
Gli Endrigo sono:
Gabriele Tura (chitarra e voce)
Simone Arrighi (chitarra)
Matteo Tura (basso e voce)
Ludovico Gandellini (batteria)