Recensione a cura di Carmine Rubicco

Viene da lontano e da grandissimi nomi l’ambizione degli Yeah!Mutation e questo Ri(e)voluzione è, come da premessa della band, una rock opera a tutto tondo in italiano. Lo stile di base è un rock classico con venature indie e excursus elettronici grazie ai synth di Marco Malavasi. In quanto opera rock il ‘respiro’ di diversi brani risulta ampio, ‘pomposo’, orchestrale anche se di orchestre non c’è presenza, come nel caso di quello che è stato anche il primo singolo estratto, Una bandiera. Ottima la prova di Sabella Spiga che riesce a traghettare l’ascoltatore attraverso tutti gli stati d’animo della protagonista evidenziandone di volta in volta i sentimenti predominanti. Nel suo insieme, come spiega la stessa band, “l’album è un concept dai chiari riferimenti Orwelliani. Una storia che racconta di una persona comune, costretta a combattere nel nome di una bandiera in cui deve credere per forza, obbligata e indottrinata a credere che la realtà in cui vive, una realtà di totalitarismo, di estremismo e di censura totale, sia l’unica o, peggio, la migliore possibile. Ma è anche la storia di una ribellione verso questo sistema, una ribellione che si concretizza in un gesto tanto semplice, quanto proibito, amare un altro essere umano. Una ribellione che per ovvi motivi fallirà, ma che nel suo fallire ammette che esiste la possibilità di ribellarsi, accendendo una piccola luce, nell’oscurità dell’alienazione di un popolo oppresso”. Tra tutti i brani può essere segnalato La verità del vincitore parte 1, un mix tra Morricone e i Pink Floyd. Ma non è tutto così perfetto. Una nota non completamente positiva va alla produzione, eccessivamente pastosa in diversi frangenti creando più che wall of sound, un amalgama indistinto. Quello degli Yeah!Mutation non è un disco di semplice ascolto, per il tema, per il suo svolgimento tutt’altro che disimpegnato anche strumentalmente, e non è un disco che molti caricheranno nel lettore per farlo scorrere come sottofondo. Ecco, questa forse la mancanza che avrebbe dato il giusto slancio ad un’opera complessa e per questo non banale, la mancanza di un singolo trainante più immediato e fruibile che permettesse anche agli ascoltatori più distratti di essere attratti dal disco. Probabilmente si tratta di una scelta stilistica ben precisa dato l’insieme e la struttura del cd, certo è che non avrebbe stonato rendendo l’insieme meno cupo e serioso.

Tracklist
1) Preludio
2) Guerra
3) Fuoco
4) Una Bandiera
5) La Veirtà Del Vincitore pt.1
6) La Veirtà Del Vincitore pt.2
7) Oltre Le Stelle
8) Alba
9) Attimo Di Follia
10) Ri(e)voluzione
 
 
Gli Yeah! Mutation sono: 
Filippo Sgarbi – Chitarra, Synth
Sabella Spiga – Voce
Marcello Papotti – Batteria
Mattia Boldini – Basso
Marco Malavasi – Tastiere, Synth 

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