escape to roof

Oggi esce in radio e in digitale “Still Raining”, secondo singolo estratto dall’album omonimo Escape to the Roof, in uscita il 23 gennaio 2023. Musicalmente, Still Raining, è il brano delle citazioni riverenti, un omaggio devoto e celebrativo ai rock gods degli anni ’70 che molto hanno influenzato la ricerca stilistica di Escape to the Roof. Qui il prog si fa più pronunciato, ma è sempre un ingrediente dosato, come il sale (q.b.), ed è sempre al servizio dell’architettura compositiva, della metrica e della melodia.


“È un brano autobiografico, molto intimo – racconta la band -. Il resoconto del viaggio della vita fin qui percorso, al punto in cui per valutare quanta strada e come la si è percorsa, c’è bisogno di spegnere tutti i versi del mondo. Un silenzio profondo, in cui pure il ciarlare del quotidiano è rumore che necessita di essere tagliato perché distorce, imbroglia i pensieri. Abbandonarsi al mantra, quasi per autoipnosi, proiettando all’esterno ogni peso dell’esistenza, alla ricerca di una condizione introspettiva che si trova quando si raggiunge il centro, nel punto che è il più grave, il più profondo possibile, che sta alla base di ogni cosa, affinché sia possibile ascoltare sommessamente il battito più recondito, il pulsare della terra stessa. In equilibrio precario, che anche un battito di ciglia di troppo può rovinare.”

La band ha scelto l’anonimato, nomi di fantasia, e non vuole rendere pubblica la biografia, le identità e le foto dei componenti, ciò che oggi invece sembra essere imprescindibile per l’industria musicale. Lo scopo ultimo è fare in modo che chiunque ascolti i singoli o il disco, si concentri il più possibile sulla scrittura, sul messaggio, sulla composizione, sui testi, sulle emozioni, sui temi di questo progetto discografico, in particolare sulle sonorità degli anni d’oro del rock, come atto di una vera “insurrezione”, per riscoprirne il valore profondo:

“La storia ci ha insegnato – racconta G.C. Wells, leader della band – che dissociare la biografia dell’autore dall’atto artistico non altera la possibilità di fruire, in tutta la sua potenzialità, il messaggio che da esso deriva, anzi credo sia l’unica cosa rimasta da fare come atto di nuova insurrezione rispetto a quello che ci circonda, così da aiutare l’ascoltatore a individualizzare meglio e a interpretare il messaggio per quello che è oggettivamente.

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