Piazzato a metà strada tra alternative e hard rock contemporaneo modello Nikelback, il nuovo singolo dei Rue de paradis è davvero intrigante. Le sonorità sono contemporanee. Un mix di potenza, melodia e tecnologia. La capacità di scrivere pezzi orecchiabili è davvero impressionante. Il pezzo entra in testa al primo ascolto per la melodicità. Con gli ascolti seguenti invece fa scoprire i passaggi che lo compongono. Che non sono pochi. Le sfumature sono diverse e molteplici. Il riferimento è appunto l’hard rock contemporaneo arricchito da stacchi continui, cambi di atmosfera, un a solo di ottimo gusto. Nessun virtuosismo ma tanto tanto gusto. Qualcuno potrebbe dire che sono troppo leggeri. Non è vero, i suoni rimangono decisi. Basso e batteria formano un ottimo tappeto pesante, massiccio. Percussivo in diversi punti. Non ci sono i riferimenti pop cui la band stessa dice di appartenere. Se poi per pop si intende hard rock radiofonico, allora hanno ragione. E il pezzo èp assolutamente radiofonico. È una di quelle canzoni capaci di toccare le corde dell’animo di chiunque la ascolta riferendola a momenti personali. Un risultato non facile da ottenere. Menzione alla voce che è davvero azzeccata, interpretativa, coinvolgente.
Come sempre un brano solo non è sufficiente a dare un punto di vista complessivo. Quello che possiamo dire è che, date le premesse, aspettiamo con trepidazione il seguito per vedere se le ottime premesse sono mantenute. L’augurio è che sia così, in modo tale da trovarsi di fronte ad un disco che nulla avrebbe da invidiare a prodotti esteri.