Gli Interlude of Clarity vanno a rafforzare il numero delle band italiane che propongono un ottimo metal contemporaneo con quel tocco melodico italico che rende il tutto originale. Stilisticamente il riferimento principe sono gli Evanescence. La band di Emy Leeè solo la partenza. Infatti gli Interlude non si fermano alla formula preconfezionata ma aggiungono del loro. In modo particolare dal punto di vista ritmico. È la batteria a fare la vera differenza nello specifico. Marziale, potente, metal. Sulla sua guida si poggiano chitarre potenti, tastiere melodiche e, soprattutto, un cantato femminile di tutto rispetto. A questo si affianca la voce maschile in growl. Un duello certo non nuovo ma che conferisce al brano un andamento non lineare. La voce femminile è, dalla sua, versatile e capace. Passa da registri più gravi ad acuti o fraseggi sporchi senza alcuna esitazione. Pregevole il solo. Forse un po’ troppo breve, ma perfettamente circostanziato. Per essere una band piuttosto giovane, data di formazione 2021, i nostri hanno le idee ben chiare su quello che vogliono presentare e come.
Come sempre un brano non è sufficiente a dare un punto di vista esaustivo ed esauriente. Possiamo dire che per ora le premesse per ascoltare un disco degli Interlude of Clarity ben suonato, ottimamente prodotto, suoni puliti mai pastosi, ci sono tutte. Essendo un’opera prima ci sono ancora delle parti la limare, il debito verso gli Evanescence è ancora piuttosto evidente, ma sono peccati veniali. Senza dubbio il combo è un’ottima realtà nostrana che andrà tenuta d’occhio.