Sugli Extrema è stato detto e scritto moltissimo. Tra alti e bassi sono diventati un riferimento imprescindibile del metal italiano. Ne ripercorriamo la storia che li ha portati fino ad oggi. Ad essere una delle band più longeva del panorama.
Contesto storico.
Correva la fine degli anni ’80. Il contesto sociopolitico era in evoluzione. La caduta del muro di Berlino, la perestroika, la crisi delle ideologie. Di li a pochi anni sarebbe emerso lo scandalo mani pulite che avrebbe portato all chiusura dell Prima Repubblica e ad un riassestamento politico. I movimenti giovanili iniziavano a mostrare la corda. Ancora c’era un certo coinvolgimento dei giovani. Ancora erano attivi centri sociali, case occupate. Le lotte dei lavoratori davano ancora filo da torcere in un ambiente che stava mutando velocemente.
La musa stava uscendo dal decennio d’oro del rock. Anche quel settore iniziava a mostrare la corda.
Contesto musicale.
All’inizio degli anni novanta il grunge spopolava. Il rock, l’hard rock, il metal erano a corto di idee. Molte band storiche iniziarono a sciogliersi incapaci di tenere il passo con un mondo in rapida evoluzione. Una luce di novità la portarono i Pantera di ‘Cowboys From Hell’ e di ‘Vulgar Display Of Power’. Suoni mai sentiti prima. La lezione dei Metallica interiorizzata e portata d un livello decisamente superiore. La storia dei nostri però ci fa andare più indietro. Al 1982 per la precisione.
Quando Diego Colombo e Stefano Bullegas misero insieme i Killdozer. Una band influenzata da quello che era il thrash dell’epoca. Nel 1986 aggiunge la sua chitarra Tommy Massara. Cambia il moniker, più efficace ad indicare la spinta verso l’oltre, Extrema, capace di mettere in moto una autentica macchina da guerra. L’anno successivo arriva la prima fatica ufficiale della band. We fuckin care. Un ep di soli 4 brani. Ed è subito storia.
Me è solo grazie all’inarrestabile attività live e al crescente seguito gli Extrema arrivano a fare da supporto agli Slayer per il tour di Reign in blood una settimana prima dell’uscita del disco. A questo evento seguiranno slot con Suicidal Tendencies, D.R.I, Corrosion Of Conformity. Dopo la pubblicazione dell’ep ci fu il primo cambio di line-up. Ci vollero sei anni per vedere i risultati del cambiamento. Sei anni in cui la band non stette ferma. L’evoluzione, caratteristica che ha sempre contraddistinto gli Extrema, poggiava sullo studio incessante dei componenti della band. Il vero e proprio salto di qualità artistico e professionale per gli EXTREMA arriva nel 1988, quando la line-up completata da Gianluca Perotti (voce), Mattia Bigi (basso) e Cristiano Dalla Pellegrina (batteria) si consolida grazie a un’incessante attività live in Italia e all’estero.
Il 12 maggio 1992 gli Extrema, nonostante il retrogusto amaro di aver sfiorato la scena internazionale in quel di New York, firmano per l’etichetta fiorentina Rosmary’s Records, affiliata Contempo. Le registrazioni fremevano, di poco conto i contrattempi riguardanti la stampa della copertina, altri variopinti aneddoti. Il disco uscirà il 14 febbraio del 1993 e le vere difficoltà si fecero sentire a giochi fatti: l’etichetta cominciò a latitare sia per i pagamenti degli studi che per la promozione, il minimo indispensabile venne fatto. La programmazione del video ‘Child O’ Boogaow’ (regia del futuro talento Ago Panini), veniva relegata su Videomusic solo a tarda notte, inesistenti gli spazi pubblicitari sui magazine, il potenziale sembrava si stesse inesorabilmente consumando.
Una storia già sentita in cui le promesse infiammano e poi si spengono come un fuoco di paglia. L’etichetta non esisteva, sul fronte organizzazione concerti una luce abbagliante furono le aperture per i Metallica allo Stadio delle Alpi e per Vasco Rossi. Le restanti quindici date lungo lo stivale furono frutto di laboriose PR personali condotte il più delle volte da Massara, supportato dal prezioso Diego Spagnoli (già collaboratore di Vasco Rossi), Enrico Salvini e pochi altri. Tempo perso, energie consumate, una gestione pessima che, a prescindere, portò alla vendita di 18.000 copie, e quando si tenta ogni strada per far diventare la musica il proprio mestiere, occorre prendere altre direzioni.
Undici i brani, tra cui spuntava la cover di ‘Truth Hits Everybody‘ dei Police, dal deciso stile punk che tanto affascinava Tommy, Gianluca e Cristiano. Le registrazioni vennero effettuate in un paio di settimane grazie alle magie sapienti del fidato Alberto Bonardi presso lo studio Metropolis di Milano. Un ritratto preciso di quel che dall’89 la band era riuscita a consolidare, un riassunto di tre anni di durissimo e appassionato lavoro che, nonostante le pessime premesse, riuscirà ad essere distribuito da EMI e Steamhammer in Europa.
La solida fanbase italiana si rinforzò grazie anche alle brillanti recensioni pubblicate da tutte le riviste di settore, Kerrang! compreso che li definì “unica band in grado di competere con il mercato estero“. Tension at the Seams ad oggi è considerato come uno degli album fondamentali del metal italiano. La stampa internazionale ne apprezzò la qualità della scrittura, della produzione con un cantato diverso da quello degli album successivi (GL preferisce usare in questo album una voce pulita e molto più limpida) e una sezione ritmica che riprende anche dal funky. Tra i pezzi più rappresentativi sono da citare Join Hands, Child o’ Boogaow, Displaced e Modern Times.
Nonostante le difficoltà sopra indicate gli Extrema riuscirono, nell’arco di una settimana, a suonare davanti a più di 130.000 persone. Cosa che nessuna band metal italiana del tempo era riuscita a fare. Da questi eventi venne ricavato un EP Live intitolato Proud Powerful and Alive edito a settembre del 1994, contenente una cover di Too Drunk Too Fuck dei Dead Kennedys.
Un’opera da cui traspare evidente la volontà degli EXTREMA di sperimentare e precorrere i tempi, pur poggiando le fondamenta artistiche su uno stile solido e aggressivo. Quest’apertura mentale spinge la band milanese a modificare il proprio sound negli album successivi, senza negarsi nel frattempo collaborazioni prestigiose. Una tendenza alla contaminazione che si riflette soprattutto nella palese evoluzione degli album successivi
Il secondo album, The Positive Pressure (of Injustice), vede la luce nel 1995. La band punta maggiormente a semplificare il sound dei primi lavori optando per un suono più massiccio e compatto che può ricordare a tratti quello dei Pantera, ottenendo un buon successo ma dividendo i pareri dei fan. Per la canzone Money Talks verrà girato un video, diretto da Alex Orlowski. E forse il blues degli Extrema inizia da qui. Come il blues la loro carriera è sembrata ‘partire’ tante volte, ma non riuscendo a decollare mai in maniera adeguata. In modo da poter dare il giusto riconoscimento agli sforzi fatti. Gli anni successivi sono caratterizzati da alti e bassi.
Nel 1996 compongono con gli Articolo 31 nel singolo Mollami. Immancabile la polemica da parte dei “metallari” più conservatori. L’esperimento si ripeté nel 1999 con Vai bello, brano che comprende la partecipazione dell’intera crew della Spaghetti Funk. L’Associazione Calcio Milan, in onore del suo centenario, chiese alla band di comporre un inno metal dedicato alla squadra il titolo della canzone: Dai tempi del Paron.
Le influenze rapcore si ripercuotono anche nel terzo album del gruppo milanese. Better Mad Than Dead, vede la luce soltanto nel 2001. Come immaginabile, in questo disco si accentua lo stile hardcore e crossover molto in voga nel periodo statunitense.
Nel 2003 la band farà uscire una raccolta di Remix, B-side e i pezzi sopra citati con il titolo di And the Best Has Yet to Come uscito per About Rock Records/Sony Music.
Dopo un ultima esperienza contrattuale deludente con un major, la band decide di aprire la propria etichetta discografica e di prodursi tutti i dischi. Nasce l’Extremateam. La prima release, Set the World on Fire, in contemporanea all’ingresso del nuovo batterista Paolo Crimi, uscirà nel 2005. L’album, molto apprezzato dalla critica, riscopre il sound delle prime pubblicazioni.
Il 4 febbraio 2006 il gruppo tiene un concerto al Rolling Stone di Milano, che viene pubblicato nel 2007 col nome di Raisin’ Hell with Friends, disponibile anche in DVD (a titolo Murder Tunes & Broken Bones). Quasi un preludio al tour europeo di supporto ai Death Angel nel 2008, che riconferma la band ai vertici della categoria e prepara il terreno al tanto atteso ritorno discografico. La band nel frattempo ha firmato un contratto di licenza e distribuzione con la Scarlet Records.
Intanto le lacerazioni interne iniziano a far sentire il proprio peso. Perotti si allontana più volte dalla band per poi tornare sui propri passi.
Il 22 maggio 2009 esce il quinto album, Pound for Pound, che ha visto anche la partecipazione di Page Hamilton degli Helmet. La band registra l’abbandono di Mattia Bigi. Una volta reclutato il nuovo bassista Gabri Giovanna, inizia la lunga lavorazione del sesto album “The Seed Of Foolishness”, che vede la luce nel 2013 e viene supportato da un esteso tour europeo, al termine del quale Paolo Crimi lascia il seggiolino della batteria al nuovo entrato Francesco La Rosa. Con questa line-up gli EXTREMA registrano “The Old School EP”, un’esaltante rivisitazione di brani risalenti al 1987 e mai inclusi in pubblicazioni ufficiali.
Il 15-16-17 luglio 2009 sono stati band di supporto per i Motörhead di Lemmy Kilmister nel tour che ha toccato Roma, Firenze e Padova.
Nel 2016 pubblicano The Old School EP, tramite la Punishment 18 Records.
Il 6 Maggio 2017 il gruppo, dopo un periodo di riflessione e in base agli eventi sviluppatisi, ha deciso di esonerare in maniera definitiva Gianluca Perotti, con un comunicato ufficiale pubblicato su Facebook e sul sito. Per le date estive viene sostituito da Axel Capurro degli Anewrage.
Il crescente coinvolgimento di Gianluca Perotti – principale autore delle liriche a partire dal secondo album – in interessi personali di stampo complottistico, ha messo in secondo piano la costruzione di linee vocali melodiche ed efficaci, sacrificate per privilegiare un tipo di messaggio che ha creato un solco incolmabile con il pubblico ed il resto del gruppo.
Nel maggio del 2017 il cantante viene quindi allontanato e, al termine di una lunga fase di audizioni tra oltre trenta candidati, la scelta del nuovo frontman ricade su Tiziano Spigno. Grazie al suo ingresso gli EXTREMA possono finalmente sprigionare tutte la creatività repressa negli ultimi anni: un approccio violento, diretto e coinvolgente ma -al tempo stesso- vario, coraggioso e sperimentale che il nuovo album “Headbanging Forever” trascina su livelli mai raggiunti prima.
Un disco che fonde innovazione e tradizione (la sensazionale cover di The Ripper dei Judas Priest) con l’esperienza e la passione di una band da sempre protagonista di una carriera a parte nel mondo dell’heavy metal. Per gli EXTREMA del 2019, un titolo come Headbanging Forever non vuole essere un banale manifesto di cattive intenzioni, ma rappresenta piuttosto l’unico modo possibile d’intendere e suonare la loro musica.
Ad oggi.
Tommy Massara è l’unico membro rimasto della formazione originaria, rivestendo poi nel corso degli anni anche il ruolo di produttore artistico ed esecutivo. Il motto della band è stato sempre quello di non mollare mai. Che cosa abbia ‘causato’ la mancata partenza verso vette più alte di diffusione delle loro musica non è dato sapere. Massara più volte ha sottolineato, in diverse interviste, come in Italia manchi una volontà culturale e politica favorevole alla musica.
Non solo metal quanto alla musica in generale. Certo, il rimanere incastrati tra i patrii confini non ha certo aiutato. Sono in ogni caso troppi i fattori che possono aver contribuito. Una realtà, tuttavia, è certa. Gli Extrema sono e rimarranno per sempre un riferimento per le band nostrane e non solo. La loro musica, le loro performance live rimarranno negli annali e continueranno ad influenzare e stimolare intere generazioni. Che siano nati qui o altrove poco conta. È un risultato che non molte band sono riuscite ad ottenere. Nonostante la fama.