Ed ecco la nostra classifica per le migliori uscite dell’anno in scadenza.
Da premettere, scegliere è stato difficilissimo. Non dico che tutti i dischi che abbiamo recensito sono sullo stesso piano, ma ognuno ha un suo perché. Soprattutto per la scelta editoriale di pubblicare solo quello che ci convince.
Ma bando alle ciance e passiamo ai fatti.
Ecco le nostre scelte per categoria:
Miglior disco rock:
Urlo eretico di Andrea Ra (recensione)
e l’omonimo dei Fiesta Alba (recensione)
Miglior debutto:
Isometry con Break the Loop (recensione)
Loyal Cheaters con Long run…all dead! (recensione)
Miglior disco di cantautorato:
Claudio Orfei con My Wonderland (recensione)
Miglior disco metal:
Interlude of Clarity con Reflections (recensione) e Wiked Asylum con Kintsugi (recensione)
Miglior disco Indie:
Wedding Kollektiv con 2084 (recensione) e April’s Fools con At the edge of shadow (recensione)
Miglior disco prog:
Silver Nightmares con Apocalypsis (recensione)
Miglior disco post punk:
Demikhov con Chemical bath (recensione) e Dipso con Desire (recensione)
Miglior disco alternative:
Laika nello spazio con Macerie (recensione)
Miglior disco darkwave:
Les long adieux con Piccolo dizionario di parole fraintese (recensione)
Miglior disco stoner:
Signs Preyer (recensione) con III e Gorilla pulp con Mask off (recensione)
Certo, mancano delle categorie, ma non vogliamo svelare tutti i nostri segreti in un sol colpo.