Lilyum

Che spesse volte band black metal abbiano scientemente deciso di voler utilizzare per i propri dischi produzioni caotiche, minimaliste, zanzarose, è risaputo. Nel corso degli anni diversi sono stati i nomi che si sono rifatti ai fondatori del genere per riproporne i suoni. Il motivo: era la vera essenza del black metal. Niente fronzoli, niente manierismi. Solo musica e basta, pur se registrata in garage con un 4 tracce.

La domanda, tuttavia, è: ha senso nel 2023/4 effettuare la stessa scelta? Per i LILYUM di We Are Disobedience la risposta è positiva. Scelta e, in quanto tale, rispettabilissima, che porta con sé diverse conseguenze, non tutte a favore della band. In primo luogo il caos di diversi passaggi. La velocità dei brani associata alla poca cura del missaggio rende davvero difficile capire cosa sta effettivamente accadendo all’interno della canzone. Questo non fa crescere la potenza.

Anzi, indebolisce la ferocia dell’esecuzione. Che i nostri abbiano la necessaria padronanza tecnica per poter proporre black metal, è innegabile. Il punto è che tale perizia è sommersa dalla confusione. Pochi sono i frangenti intellegibili che possono rendere giustizia dell’impegno profuso per scrivere il disco. Quindi effettuare un track by track risulta piuttosto complesso. In questo, come in altri casi, esistono due livelli di lettura del disco. Un primo che è proprio della band.

Ossia, se il risultato cercato è questo, cioè dare l’idea di essere finiti nella sala prove di un gruppo di amici che suona black metal, l’obiettivo è stato raggiunto in pieno. E questo lo si può evincere fin dall’intro, una sorta di macchina del tempo musicale. Cattiveria, wall of sound, blastbeat non mancano nell’album. Se si è degli estimatori del black della prim’ora non si potrà che apprezzare.

Se, ad un secondo livello di lettura, l’intenzione era quella di presentare un prodotto competitivo per i nostri giorni, che potesse dire qualcosa anche alle nuove generazioni, be, in questo caso, manca qualcosa. Certo è apprezzabile il fatto che, in un mondo dove sta vincendo l’appiattimento a livello di suoni, i Lilyum abbiano deciso di andare controcorrente. Forse lo avrebbero potuto fare in modo diverso. Tuttavia, evidentemente, il loro scopo non è ‘piacere’ a più persone possibile, ma solo a coloro i quali possono apprezzare ciò che fanno. Ascoltatore avvisato…

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