Hard rock contemporaneo di gran classe, parafrasando il refrain di una nota radio, quello dei NeversIN nel loro ultimo Revamp. Disco in uscita il 20 gennaio. Per avere dei riferimenti possiamo chiamare in causa Emerald Rain, Jorn, Ark. La lunga carriera del combo padovano ha portato ottimi risultati. Un riffing maturo, senza esitazioni, soprattutto in grado di rendere alla perfezione l’intensità delle canzoni. La velocità scelta è il mid tempo, che domina per tutta la durata del disco.
Una scelta adeguata, in linea con ciò che l’lp vuole trasmettere. Ed è melodia, spazi aperti, suoni ariosi. Lodevole il lavoro delle chitarre. Mai eccessive, sempre ben dosate, con a solo mai fuori luogo. Ottimi anche i suoni. Pieni, lunghi, avvolgenti, potenti il giusto. A fare la vera differenza sono senza dubbio le melodie e la voce di Nicola Carlini. Questa si trova nel proprio amnios, nell’ambiente sonoro migliore possibile per potersi esprimere al meglio.
Una menzione va anche alla sezione ritmica che ben sorregge i brani con una forte spinta e una varietà alle volte inattesa. A proposito di momenti inattesi, sono presenti diversi richiami al prog metal. Come in altri casi non bastano a definire la band progressiva ma donano quel quid necessario ad alzarsi sopra la media. Notevoli le ballate. Sono magistralmente equilibrate tra parti acustiche, semi acustiche in crescendo e elettriche che sfociano in a solo morbidi ed espressivi.
Un brano sugli altri che meglio rappresenta l’essenza dei NeversIN, la commistione delle caratteristiche citate, è The tower (The stranger Pt I). In questa sono presenti tutti i lati migliori del gruppo. Dal riffing deciso, al songwriting perfetto, dai passaggi prog all’alternanza di potenti momenti elettrici alternati ad atmosfere acustiche. Lodevoli i due solo. Melodico, senza eccessi, proprio per questo tecnico, molto espressivo il primo, quanto veloce, adrenalinico, coinvolgente, il secondo.
Nonostante il tempo trascorso non mancano richiami ai primi amori della band. Stiamo parlando dei Deep Purple il cui fantasma fa capolino qua e là. Così lo fanno i Queen per l’utilizzo dei cori.
Il disco chiude con le cover di Aces High e Comfortably Numb ottimamente eseguite. Per gli Iron Maiden, sembra di ascoltare gli originali.
In definitiva, Revamp dei NeversIN è il disco di una band che non deve e non vuole dimostrare nulla a nessuno ma desidera solo condividere la propria musica. Un grande disco hard rock. Arioso, solare, splendidamente suonato e prodotto. Un lavoro da cui traspare la passione del gruppo per quello che sta suonando. Un full lenght di sicuro interesse per gli appassionati del genere. Adatto anche a chi non ne conosce molto ma vuole scoprirne gli anfratti partendo dalle proposte migliori.