Ennesima evoluzione per gli Aedy che tornano con un nuovo singolo, Ru Mort. I nostri sono dediti ad un epic folk symphonic metal di buona fattura. Ciò che salta subito all’orecchio in questo nuovo brano, rispetto alle pubblicazioni precedenti, è la produzione. Decisamente più accurata e, soprattutto, in grado di far emergere tutta la potenza del combo. Il brano in questione mantiene la linea epica da sempre seguita dagli Aedy ma ne accentua la visione folk. La metrica del cantato perfettamente richiama quello dei raccontastorie medioevali. Meglio nordici. Un brano che non stonerebbe all’interno di una saga televisiva a sfondo epico. Abbandonato il cantato lirico il gruppo si concentra sulla narrazione. Il testo è in italiano e aiuta ad entrare subito nella giusta atmosfera. Il costante duetto tra voce maschile e femminile, dove alternativamente prendono il comando, perfettamente si adatta al racconto. Una menzione va al batterista. Un vero e proprio metronomo. Una padronanza della doppia cassa degna dei migliori Fear Factory. Non è un brano adatto a tutti, seppur immediato. Per poterlo apprezzare appieno si deve essere già predisposti più che ad un certo tipo di suoni, ad un certo stile musicale. Punti deboli, il brano dura poco più di due minuti e mezzo, non ce ne sono. Come sempre, una canzone è troppo poco per poter esprimere un punto di vista che possa essere indicativo. Possiamo dire che se l’intenzione della band era ottenere l’effetto di una macchina del tempo o di uno stargate che trasporta in altri mondi, la missione è perfettamente riuscita.