Se Zodiac Minwarp and love reaction si fondessero con Cult e Monster Magnet, probabilmente il risultato sarebbero i Gorilla Pulp. Arrivati al loro terzo disco, i nostri presentano un nuovo singolo che preannuncia il prossimo full lenght. Don’t jump the fence, questo il titolo della nuova canzone, conferma la vena stilistica dei nostri. Stoner con fortissime venatura hard rock e influenze anni ’70. Storicizzando la miscela, i riferimenti sono le band sopra citate. Ciò che subito salta all’orecchio è la produzione. Molto più accorta e potente rispetto ai precedenti lavori. I Gorilla Pulp pare abbiano trovato il proprio suono. Ed è un suono pesante, che sa di serto, di sole, di serpenti a sonagli. Il pezzo parte con un riff che potremmo definire tipicamente rock and roll. Subito dopo arriva la pesantezza stoner, arriva il calore che stende. Molto azzeccato l’utilizzo della voce. Ottima per il genere e per la band. Una voce potente, non urlata più del necessario. Suadente quando occorre. Menzione anche alla sezione ritmica, mai stanca o stancante. Il brano nei suoi 4 minuti e 34 ha anche il tempo per un cambio di passo più che apprezzabile e azzeccato. Verso metà canzone, prima del solo, fa capolino uno scorcio psichedelico ’70 style. Questo introduce il solo di chitarra che rispecchia perfettamente lo stile. Wha, non mille note, quelle giuste suonate nella maniera migliore per il contesto.
Come sempre un solo brano non è sufficiente a dare un punto di vista che sia esauriente ed esaustivo. Possiamo tuttavia dire che come biglietto da visita per il nuovo lavoro, i Gorilla Pulp si trovano in grande spolvero. Ottima forma, songrwriting ispirato, suoni ottimi. Quale miscela migliore potrebbe mettere nella prospettiva per un disco di sicuro interesse?