Intervista di Andrej Surace
Ida Elena De Razza è quello che si dice un’artista completa. Da poco più di un anno è la voce della band symphonic metal greca Bare Infinity, ma da sempre è cantautrice e attrice. Le sue collaborazioni con i Cantus Lunaris e con i Trinakria sono l’espressione della sua visione della musica che va dal folk, al celtico, passando per il metal. Per Tempi Dispari ha rilasciato questa intervista mettendo a fuoco i suoi punti di vista musicali e i molti progetti futuri.
La tua attività va dalla Germania alla Grecia passando per l’Italia. Quali sono le differenze tra questi paesi nel fare ma soprattutto ascoltare musica?
– La Germania è un paese educato alla musica e soprattutto all’ascolto di questa, è ovvio che quindi la gente sia più propensa ad andare a sentire gruppi meno conosciuti, che sia incuriosita dalle band straniere e che vengano ai Festival Internazionali allo scopo di ascoltare gruppi che non conoscono ma che li hanno incuriositi (come mi è successo al Wave Gotik Treffen di Lipsia nel 2013 coi Cantus Lunaris: avevamo 120 copie del nostro album e le abbiamo vendute tutte. La maggior parte dei nuovi “fans” non ci aveva mai visti nè sentiti!) La Grecia è un’esperienza nuova per me e sono pronta a vivermela tutta il 25 Aprile al “Voices of the Mist Festival” dove debutterò per la prima volta come nuova frontwoman e cantautrice dei Bare Infinity: non vedo l’ora!! L’Italia è il mercato più difficile di tutti: siamo molto disillusi ed è difficile farci piacere qualcosa di nuovo (ecco il perché del successo quasi esclusivo di personaggi televisivi, sono rassicuranti e il pubblico si abitua a conoscerli prima da casa, quasi comodamente e senza sforzo, secondo me), ma quando riesci a conquistare una platea in Italia (come ad esempio mi è successo la scorsa estate al Parco di Giarre, al Festival “Rosa del sud”, con un’intero paese che batteva le mani a ritmo sul mio pezzo “The Ballad of the silver dressed lady”) è qualcosa di indescrivibile!! Quando è conquistato, il pubblico italiano è il migliore! E non credo di essere troppo di parte!
Bare Infinity. Symphonic/power metal. Come hai deciso di unirti a loro?
– Ho sempre voluto mettermi in gioco nel symphonic metal! Soprattutto quando si può mescolare al folk e alla musica celtica! I Bare Infinity cercavano una nuova cantante, dopo un periodo di due anni di inattività ed io ho visto l’annuncio. La cosa che maggiormente mi colpì è che Tomas, il fondatore, leader e chitarrista della band, cercasse una cantautrice con anche tutto un suo mondo “compositivo”: mi sono detta, eccomi! E così ho mandato la mia candidatura, nel corso dei mesi si sono susseguite e-mail e registrazioni, fino al momento del mio volo ad Atene in cui ho incontrato Tomas e ci siamo subito “presi”! Lui è anche un grande compositore di Soundtrack e ha un’anima compositiva molto simile alla mia. Mi fece sentire le orchestrazioni già pronte e io gli ho mostrato i miei brani: sembravano fatti apposta gli uni per gli altri! E così ho firmato il contratto nel 2014 e da allora abbiamo intrapreso il nostro viaggio insieme io, Tomas, Orlok, Nick e Simos!
Avete rilasciato un singolo con video “Race of destinity”. A quando un album completo?
– Abbiamo già scritto e composto l’intero album! Per la fine dell’anno lo lanceremo! Intanto ti posso dire in esclusiva che al ” Voices of the Mist Festival” di Atene, il 25 Aprile, presenteremo oltre a Race of Destiny, due brani tratti dal nostro imminente album!
Pensi ci sia ancora spazio per la sperimentazione un un genere ormai inflazionato come il female fronted symphonic metal?
– Come no! C’è sempre spazio per la sperimentazione perchè ogni musicista è un mondo a sè! Si deve avere solo il coraggio e l’estro per provare ed osare! Il mio intento è trasformare il metal in una foresta incantata… anche molto poco dark. Emoticon smile
Albert Dannenman. Come nasce la collaborazione con lui?
– Questo grande musicista, che è poi diventato uno dei miei più grandi e cari amici, è il motivo per il quale ho cominciato a spingermi oltre al nostro “stivale” ed alle sue difficoltà: ero già una grande fan di Albert e dei Blackmore’s Night e così, un giorno, scrissi un brano totalmente ispirata dal modo di suonare di Albert, “The ballad of the silver dressed lady” (quando la suoniamo insieme, lui ricorda SEMPRE questa storia raccontandola al pubblico). Ma come fare a fargliela sentire? Spinta dalla follia, decisi di prendere l’aereo ed acquistare i biglietti per i concerti Tedeschi dei Blackmore’s Night, ancora mi ricordo le città: Klaffenbach e Merseburg. A fine concerto, a Mersebug, incontrai Albert nel backstage e gli diedi la mia canzone e gli chiesi di ascoltarla perchè avrei tanto voluto che lui la suonasse. Per tutta risposta invitò me, la mia amica Pamela e i nostri amici musicisti presenti a suonare con lui e il resto dei Blackmore’s Night (tranne Ritchie e Candice che erano con la bambina piccola) in un pub dopo il concerto, ancora mi ricordo il nome “El Greco”. Che serata!!! Ovviamente Albert accettò di suonare nel brano e da allora la nostra è una grande amicizia e un grande sodalizio professionale.
Ti definisci “songwriter”, quanto è importante saper scrivere piuttosto che essere solo un interprete?
– Per me è fondamentale scrivere: rendo 10 000 volte meglio quando canto una canzone scritta da me perchè in essa sono racchiusi i miei sentimenti, le mie emozioni. Credo fermamente nelle parole che scrivo, ed ovviamente le mie melodie sono “cucite” addosso al mio modo di cantare. Non ho mai studiato canto (ho studiato recitazione e musical, 8 anni di sudore e sacrificio!! Specie perchè l’insegnante era mia madre!!!) e quindi il mio modo di cantare è frutto dell’esperienza e del mio modo naturale di esprimermi vocalmente. Spero di comunicare qualcosa a chi mi ascolta, di certo ci metto cuore, anima e tutto ciò che sono senza filtri!
Pensi farai uscire un disco solista?
– In realtà un disco l’ho già rilasciato: “(My) world music (2011), ma era un lavoro piuttosto acerbo, lo ammetto. Quest’anno invece sto lavorando a qualcosa di nuovo, sempre solistico, con la collaborazione di due grandi compositori all’arrangiamento. Grandi sorprese in arrivo!
Recentemente hai debuttato a teatro con F.F. femmine fortissime a fianco di tua mamma (Fioretta Mari). Descrivi questa esperienza.
– Che dire? E’ stata una delle sensazioni più belle mai provate! La guardavo dalle quinte mentre sul palco mostrava la forza, il talento e la sicurezza di sempre (da piccola sono stata abituata a guardare la mia famiglia dalle quinte, visto che tutti sono attori!) ma questa volta anche io sono entrata in scena! Lo spettacolo ha avuto il suo debutto alla Casa Matteo Salvatore di Apricena ed è stata accolta da grande calore dal pubblico e con grande curiosità dai numerosi fan di mia mamma e da quelli più contenuti già miei Emoticon smile Prossimamente replicheremo, spero a Roma. Ah, sai che F. F. sta per Fioretta e Figlia?
Vivi a Roma. Prolifica città nell’ambito dell’underground musicale. Ritieni che sia soggetta più a invidie e gelosie tra bands o pensi che possa essere nel futuro un gran trampolino di lancio per far affermare i suoi artisti?
– A prima vista sembrerebbe di sì, ma ultimamente credo che i musicisti stiano cominciando a capire che la competizione da “talent” è perfettamente inutile perchè in quest’ambito c’è posto per tutti e non c’è spazio per nessuno; si cominciano quindi a vedere band che supportano altre band, musicisti che pubblicizzano i lavori dei propri colleghi su fb e via dicendo. Sono fermamente d’accordo! E anzi rilancio pubblicizzando l’evento della band della mia amica Licia Missori “The dark side of Venus” (nella quale cantavo fino a un paio d’anni fa) il 15 Aprile al Traffic con la nuova Frontwoman e formazione! Non perdetevele!!
Cos’altro vuoi aggiungere?
– Se volete ascoltarmi in acustico piano e voce, potete venire al Chinaski di Roma il 16 Aprile (con Licia al piano), altrimenti le mie prossime date sono:
25 Aprile: Voices of the Mist Festival w/ Bare Infinity (Kyttaro/ Atene)
24 Maggio: w/ Albert Dannenmann @ Pfingstsonntag (Germany)
Tournée Française estivale de Trinakria (mise à jour du 27/02/15). Dates validées : – 30 juin : Saint-Aubin de Médoc (à confirmer) – 3 juillet : Café le Baryton – Lanton (Gironde) – 4 juillet : Maine Charles (Charentes) – 5 juillet : Festival médiéval de Dignac (Charentes) – 6 juillet : maison de retraite de Dignac (questa ultima tournee con i Trinakria in Francia)
25-26 Luglio : w/ Albert Dannenmann @ Festival Fantasia (Germany)