Dal 5 al 17 maggio al Teatro dell’Angelo è in scena lo spettacolo teatrale “Il prigioniero della seconda strada” regia di Fabio Galadini, un omaggio all’omonimo film “The Prisoner of Second Avenue” diretto da Melvin Frank uscito nelle sale cinematografiche nel 1975 e vincitore del David di Donatello: David Europeo.
In una New York calda ed afosa, dopo 9 anni di matrimonio in cui Mel Edison è l’unico che lavora mentre sua moglie Edna si occupa della casa, Mel perde il suo lavoro dopo 22 anni di carriera nel pieno dei suoi 47 anni.
Tra i vari problemi che la casa presenta, a peggiorare gli umori della famiglia è l’arrivo dei ladri che rubano ogni cosa, a partire dai liquori fino al televisore ed ai vestiti di Mel che resta con un solo pantalone non di suo gradimento, che porterà per tutta la durata dello spettacolo.
Vista la difficoltà per un uomo di quell’età nel trovare un lavoro, è la moglie a intraprendere un percorso lavorativo considerata la differenza di età tra i due. La stasi che Mel vive lo porta in uno stato depressivo che la moglie cerca di curare con l’aiuto dell’esperto migliore della città. Da qui l’arrivo delle tre sorelle e del fratello minore che, a parte tutte le attenzioni mai ricevute dalla famiglia, vuole realmente la guarigione di Mel. Marito e moglie scopriranno che il loro amore è più forte delle cose materiali.
Un linguaggio semplice ed una comicità sottile, rendono la pièce una finestra aperta alla situazione attuale in cui si è costretti a vivere.
Tra voci poco portate e poca concentrazione degli attori principali Fabio Galadini e Veronique Vergari, la naturalezza di Alessandra Allegrini, Simona Meola e Paola Calliari; un plauso va a Loris De Luna che ha ottimamente interpretato il personaggio rendendolo vero agli occhi del pubblico.